Il punto sulle navi da crociera nel Porto delle Grazie - Marina di Roccella

A seguito di numerose richieste relative alle navi da mini-crociera che lo scorso anno sono transitate nella Locride facendo scalo al Porto delle Grazie, desideriamo di seguito fornire una corretta informativa sulla situazione attuale.

Dopo aver effettuato una sperimentazione nel corso della stagione 2017, l’armatore della nave da mini-crociera Artemis ha prescelto il Porto delle Grazie, per le stagioni crocieristiche future, come unica sosta in Calabria. Questo dato è importante per il territorio, perché fa comprendere le potenzialità intrinseche della fascia jonica della Calabria in chiave turistica.

Il passaggio da una fase di test ad una vera e propria stagione crocieristica organizzata non è, tuttavia, né semplice né immediato e pertanto non deve stupire che possa intercorrere un lasso di tempo anche ampio per la finalizzazione di ciò che occorre per salvaguardare al meglio gli interessi dei passeggeri coinvolti. Le navi di cui stiamo parlando hanno infatti una stazza che non è quella che tipicamente transita dal Porto delle Grazie e ciò pone gli attori di tale situazione dinanzi a tematiche di conformità tecnico-amministrativa e soprattutto di sicurezza assolutamente nuove. Entrambe le tematiche sono oggetto di un tavolo aperto con l’Autorità Marittima (che sta operando ai massimi livelli e con la massima attenzione), con l’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica e con l’Ufficio Demanio del medesimo Comune.

Le tematiche di conformità tecnico-amministrativa si fondano sull’adeguamento a complesse norme internazionali (a titolo esemplificativo: operazioni di frontiera, difesa da attentati, controllo sbarchi e imbarchi, accessibilità alle aree adibite all’imbarco) e si chiuderanno, dopo le necessarie fasi istruttorie che giungeranno sino ad un Decreto del Ministero delle Infrastrutture, in un arco di tempo che normalmente può assorbire fino a due anni. L’Autorità Marittima, che ringraziamo per gli sforzi compiuti, considerando l’eccezionalità della situazione e i risvolti positivi che l’operazione potrà avere sul territorio, ha già espresso una disponibilità di massima ad operare in via di deroga durante questa fase di studio. L’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica e l’Ufficio Demanio del medesimo Comune si è inoltre adoperata per dare il supporto documentale e tecnico per la prosecuzione delle attività. Da ultimo anche la Porto delle Grazie S.r.l., nella sua funzione di terminalista, si è dotata del supporto qualificato del Rina Consulting di Genova per non farsi trovare impreparata di fronte all’analisi di questa nuova e delicata fase che potrà consentirà l’accosto – in rada o in porto – di qualsiasi tipologia di imbarcazione passeggeri. Tutte le “grandi” operazioni necessitano di tempi di attesa fisiologici e questa operazione non è da meno, anche perché si deve operare con il massimo rigore.

In aggiunta alle tematiche tecnico-amministrative – e anzi prima ancora rispetto a tali temi – sono da considerare le prescrizioni in tema di sicurezza della navigazione, considerando che le navi anzidette sono tese al traffico passeggeri. In questo quadro, l’approdo all’interno del Porto delle Grazie potrà avvenire solo in una fase successiva (anche perché si deve tenere conto di servizi tecnico nautici del tutto nuovi, come il pilotaggio, tenuto conto del fatto che mai un’imbarcazione di questa stazza ha fatto ingresso in Porto), mentre in una prima fase le navi passeggeri sosteranno esclusivamente in rada. Al momento, l’armatore – coadiuvato da tutti gli attori coinvolti, fermo restando che è comunque il soggetto responsabile di tale attività – sta individuando la migliore soluzione per garantire il sicuro trasbordo dalla rada al Porto e viceversa, sempre al fine di operare in sicurezza in una situazione che non è più di test (come nella stagione 2017) ma che diventerà una vera e propria stagione crocieristica. E’ questo punto, alla data odierna, che sta limitando l’arrivo delle navi da crociera, tenendo conto che occorre bilanciare il tutto con dei normali standard di sostenibilità economica.

 

L’auspicio di tutti è quello di riuscire ad attivare – in una forma più stabile rispetto ad una stagione di test – un servizio che ha destato l’attenzione del grande pubblico verso la Locride, ma tutto quanto dovrà avvenire nel confronto costante con le Autorità coinvolte, senza strappi temporali e senza far leva su accelerazioni che potrebbero risultare deleterie per uno sviluppo di medio-lungo termine che è quello verso cui un’infrastruttura portuale così importante deve tendere.

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